Recensione: Re Lear

 Re Lear di William Shakespeare 

Titolo: Re Lear

Titolo Originale: King Lear 

Autore: William Shakespeare 

Genere: Letteratura Inglese-teatrale (classici)

Prezzo Cartaceo: € 9,00

Pagine: 319

Pubblicazione: 8 ottobre 2014

Editore: Feltrinelli

Collana: Universale economica. I classici

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐

Trama: "Lungi dall'essere poco teatrale, Re Lear può ben dirsi l'opera più teatrale di Shakespeare, e ciò nel senso che in essa il linguaggio del drammaturgo raggiunge la sua più alta, e specifica, intensità ed espressività. Né poteva essere diversamente. Nel dramma, composto intorno al 1605 (poco dopo l'Otello e pressoché contemporaneamente al Macbeth) e dunque nel momento in cui più profonda era la sua riflessione sull'uomo e sulla sua condizione, Shakespeare crea un linguaggio la cui 'teatralità' è suprema perché suprema è la funzione che ad esso viene affidata; un linguaggio che, volendo esplorare e conoscere il movimento e le ragioni della vita, ha così approfondito e arricchito le proprie specifiche risorse e qualità da aver bisogno, come mai prima, del proprio elemento naturale, il teatro." (dalla Prefazione)

Recensione: Ottima versione economica Feltrinelli del Re Lear di Shakespeare, con una buonissima traduzione (e testo originale inglese a fronte) e delle note ricche ed esaustive.

Il Re Lear è forse una delle tragedie più complesse di Shakespeare, dove si narra di pazzia, rottura dei legami familiari, guerre civili, lotta per il potere, il tutto attraverso la storia di Lear che dividendo il suo Regno in tre parti uguali per affidarle alle sue tre figlie, decide di escludere dall'eredità Cordelia, l'unica figlia che lo ama davvero.

Il Re Lear è una tragedia estremamente moderna, ricca di personaggi memorabili, una tragedia tutta giocata sulla forza espressiva della parola, come ci ricorda anche il monlogo finale recitato da Edgar. "Nothing will come of nothing": dal cuore vuoto e apatico di Goneril e Reagan nascerà la rovina di Lear, ovvero la perdita del suo titolo e delle sue terre, ma soprattutto del suo amore per le figlie e della sua sanità mentale.

Lear non è pìù nulla: il suo potere e la sua autorità li ha scambiati per un mucchio di parole vuote.

Libro che consiglio. 




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