Il libro segreto di Dante di Francesco Fioretti
Titolo: Il libro segreto di Dante
Autore: Francesco Fioretti
Genere: Narrativa Italiana-Ambientazione storica
Prezzo Cartaceo: € 9,90
Prezzo Ebook: € 4,99
Pagine: 277
Pubblicazione: 2011
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Valutazione: ⭐⭐⭐
Trama: Dante è davvero stato ucciso dalla malaria, come tutti a Ravenna credono? Oppure qualcuno aveva dei motivi per desiderare la sua morte e la scomparsa di un segreto insieme a lui? Tormentati da questo dubbio, la figlia del poeta, suor Beatrice, un ex templare di nome Bernard e un medico, Giovanni da Lucca, iniziano una doppia indagine per fare chiarezza su quanto è accaduto. Cercano con fatica di decifrare un messaggio in codice lasciato da Dante su nove fogli di pergamena e intanto si mettono sulle tracce dei suoi presunti assassini, scoprendo che molti nutrivano una profonda avversione per il poeta. Non sarà facile trovare la chiave del segreto occultato nella Commedia e scoprire chi voleva impedire al poeta di terminare la sua opera. Ma perché l'Alighieri aveva deciso di nascondere con così grande cura gli ultimi tredici canti del Paradiso? Teoremi raffinati, intrighi complessi e verità da svelare si celano tra i versi delle tre cantiche, come l'identità del Veltro, o l'annuncio dell'arrivo di un misterioso vendicatore... Sullo sfondo storico della crisi politica ed economica del Trecento, "Il libro segreto di Dante" intreccia vicende reali e personaggi di fantasia, tessendo trame piene di mistero e inquietanti interrogativi.
Recensione: È necessario premettere che a chi non conosce nulla o quasi di Dante né ha mai letto un verso della sua Commedia il libro potrebbe sembrare noioso se non privo di senso. È forse questa l'unica pecca di un romanzo che nel complesso ha una trama ottimamente sviluppata e si contraddistingue per una piacevolezza nella lettura.
Il prof. Fioretti, da buon letterato, ha incluso nel libro riferimenti storici e letterari in gran quantità.
Pertanto anche la ricostruzione storica ne esce fortemente obiettiva e veritiera: il lettore si può facilmente immedesimare nel mondo Trecentesco antecedente alla peste, senza mai esserne annoiato.
Inoltre è impossibile restare impassibili di fronte al "mistero" dei novenari descritto nel romanzo.
Ebbene, qualcuno può dire che lo stesso studio potrebbe benissimo essere applicato a qualsiasi altra opera; tuttavia credo non esista un libro più misterioso e affascinante della Divina Commedia, considerata anche l'epoca in cui è stato scritto.
Insomma pur essendo partita con un pregiudizio negativo riguardo questo romanzo, posso dire di essermi smentita sin dalle prime pagine.
Nel complesso, se deve essere ricercata qualche critica, forse è nel modo in cui certe sequenze dialogiche assumano troppo la forma di un saggio (proposizioni lunghe, spiegazioni necessarie ai moderni non certo ai medievali...) e nella nota stonata del cesareo descritta nelle ultime pagine, non giustificata dall'autore nemmeno nella postfazione, in cui tra l'altro ammette la forzatura anacronistica.
Ne consiglio la lettura.
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