Macbeth di William Shakespeare
Titolo: Macbeth
Autore: William Shakespeare
Genere: Letteratura Inglese-teatrale (classici)
Prezzo Cartaceo: € 9,00
Pagine: 256
Pubblicazione: 1 novembre 2013
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica. I classici
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Trama: Macbeth torna vittorioso dal campo di battaglia e tre streghe gli profetizzano un glorioso destino, ivi compresa la Corona di Scozia. La sete di potere, condivisa e stimolata anche dalla moglie Lady Macbeth, lo spinge al delitto e infine all'amaro disinganno, per cui l'esistenza non è che 'una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla'.
Recensione: Macbeth, barone di Scozia e valorosissimo guerriero, si guadagna il favore del grande Re Duncan grazie al coraggio dimostrato in battaglia, tanto da avere l'onore di ospitarlo in casa sua.
Il Male, grande protagonista di questo dramma, annuncia a Macbeth che egli diverrà Re di Scozia.Per quanto la ritenga assurda e insensata, questa profezia farà scattare nel cuore di Macbeth un meccanismo oscuro, che accompagnato dalla sua grande ambizione lo corromperà fin dentro le viscere.
Sostenuto da una moglie ambiziosa quanto lui, se non di più, egli diverrà effettivamente Re di Scozia; ma sanguinoso e meschino sarà il modo in cui egli adempirà lo scopo.
Intraprenderà un viaggio dal quale il suo corpo farà ritorno, ma non la sua anima. O almeno, non la stessa.
All'inizio tutto è paura, ma la paura è un ostacolo ben camuffato, una volta scoperta la sua natura inconsistente essa si supera con facilità.
Basta affrontarla e sconfiggerla per la prima volta.
L'anima di Macbeth si corrompe irrimediabilmente, "sono avanzato a tal punto nel sangue, che il tornare mi sarebbe faticoso quanto il procedere", dice.
Forze opposte combattono tra loro, il bene e il male, il timore e il coraggio, l'onore e il disonore.
Il mutamento in Macbeth è graduale, ma spaventoso; come l'antitesi di una crisalide che si trasformi in farfalla.
Colui che si lascia affascinare dal male, dai suoi doni preziosi e luccicanti, dovrebbe almeno conoscerne le macabre conseguenze.
La morale svanisce man mano, Macbeth non teme più nulla, non conosce più misericordia, né amore, né affetto.
Egli non è più un uomo, è un diavolo che ha sacrificato il suo cuore per qualcosa che una volta ottenuto, ha perso la sua importanza.
Eppure, pur di non perderlo, questo diavolo sarebbe disposto a mettere il mondo a ferro e fuoco e a sacrificarne gli abitanti senza il minimo rimorso.
Ma anche quando l'ultima minaccia viene eliminata, nemmeno allora, quella corrotta e tormentata anima troverebbe la pace.
Fugace e falsa è la gloria di colui che la ottiene tramite l'inganno, il sangue e il dolore altrui.
Disonore, a Macbeth.
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