La fattoria degli animali di George Orwell
Titolo: La fattoria degli animali
Titolo Originale: Animal Farm
Autore: George Orwell
Genere: Narrativa straniera. Classica
Prezzo Cartaceo: 8,50 €
Prezzo Ebook: 4,99 €
Pagine: 138
Pubblicazione: 2021
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica. i classici
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Trama: È uno dei romanzi più famosi del Novecento, grande metafora di ogni regime totalitario. Eppure l'ispirazione per quest'opera nacque da un episodio molto concreto: "Un giorno, mentre percorrevo uno stretto sentiero vidi un bambino di forse una decina d'anni che teneva per le briglie un cavallo da tiro enorme, e ogni volta che questo cercava di voltarsi il bambino lo frustava. In quel momento mi ritrovai a pensare che se certi animali avessero coscienza della loro forza, noi non avremmo più alcun potere su di loro, e pensai pure che gli uomini sfruttano gli animali in modo assai simile a quello in cui i ricchi sfruttano il proletariato". Prende così vita "Fattoria degli animali", storia di animali che sovvertono l'ordine costituito per instaurare un regime basato sull'uguaglianza e sulla parità di diritti e doveri. Ma la loro utopia egualitaria deraglia rapidamente e, come nella Russia stalinista che Orwell aveva in mente mentre scriveva, ben presto un gruppo - i maiali, guidati da Napoleon e Snowball - prende il sopravvento e si impone sugli altri con una prepotenza che sfocerà presto in brutalità. Una storia che, trasfigurando le vicende dell'Unione Sovietica attraverso la lente della favola, parla al lettore con un'immediatezza capace di toccare il nucleo più prezioso che abita in ciascuno di noi: quello che non esita a insorgere di fronte al sopruso e all'ingiustizia.
Recensione: Ad un secolo di distanza dalla rivoluzione d’ottobre leggere questo piccolo romanzo di Orwell continua a lasciare l’amaro in bocca, poiché “La fattoria degli animali” altro non è se non una tristissima rappresentazione della fine della più grande illusione che aveva caratterizzato il passaggio dal XIX° al XX° secolo, ossia che fosse possibile realizzare un’alternativa alle diseguaglianze della società capitalistica, un nuovo paradigma dei rapporti umani in grado di anteporre la giustizia sociale e la condivisione di un patrimonio comune agli egoismi individuali.
Tale possibilità, ancora una volta e (probabilmente) per sempre, è stata negata dalla brutale realtà della storia.
Al di là della vivida satira della ferocia stalinista, ciò che Orwell sembra voler evidenziare è soprattutto l’incapacità delle collettività sociali di difendersi dalle derive autoritarie e demagogiche e di determinarsi secondo modalità ispirate alla cooperazione ed alla non violenza.
In questo senso “La fattoria degli animali” travalica l’allegoria del bolscevismo sovietico e diviene qualche cosa in più: una riflessione sul potere politico e sulla sua “naturale” tendenza a strutturarsi in senso oligarchico ed al contempo populista, sia nei regimi autoritari o totalitari che in quelli liberal – democratici i quali ultimi, pur tuttavia, continuano a costituire il “male minore”.
«Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri.»
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