Recensione: Mr. Mercedes


Mr. Mercedes di Stephen King 

Titolo: Mr. Mercedes
Autore: Stephen King 
Genere: Thriller e Horror 
Prezzo Cartaceo: 10,90 € Brossura, mentre Rilegato 19,90 €
Prezzo Ebook: 7,99 €
Pagine: 470
Pubblicazione: 2016 
Editore: Sperling & Kupfer 
Collana: Pickwick
Valutazione: 8/10 

Trama: All'alba di un giorno qualsiasi, davanti alla Fiera del Lavoro di una cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare un impiego. Invece, emergendo all'improvviso dalla nebbia, piomba su di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto da poco in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il killer, il vecchio Hodges può contare solo sull'intelligenza e l'esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un'incalzante caccia all'uomo, una partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King maestro della suspense. Un thriller ad alta tensione, con due antagonisti: il sanguinario Brady - Mr. Mercedes - che ignora il significato della parola coscienza, e l'ironico Hodges, superlativo erede del Marlowe di Chandler, dolente e assetato di giustizia.

Recensione:In un'alba nebbiosa una Mercedes grigia piomba a tutta velocità sulla folla di disoccupati in attesa davanti a un ufficio del lavoro. Muoiono otto persone, due rimangono paralizzate, molte sono ferite. L'auto è ritrovata in un vicino parcheggio nella zona industriale, ma il guidatore non viene mai rintracciato. Il detective Hodges però non si rassegna, e, in pensione da pochi mesi, vuole risolvere il caso, dopo avere ricevuto un beffardo messaggio di sfida dal killer. In modo del tutto inconsueto nella letteratura gialla, King ci presenta subito anche il colpevole, e il thriller vive sulle storie parallele di Bill e di Brady, che si sfidano in una mortale partita a scacchi. In palio non ci sono solo le loro vite, ma anche quelle di altre potenziali vittime, perché nella sua folle lucidità Brady ha già ucciso e continuerà a farlo. Il male esiste e può nascondersi accanto a noi, un assassino nel suo quotidiano può comportarsi come chiunque altro, avere un lavoro normale e una famiglia, e può colpire le sue vittime non solo nel fisico ma anche nella mente, approfittando delle loro debolezze. Brady è la metà oscura di ciascuno di noi, il cavernicolo nascosto in fondo al nostro animo, egoista, cinico e privo di empatia x il prossimo, negato anche da noi stessi, sebbene molte delle sue considerazioni siano condivisibili. Apprezzo molto il King non horror, e qui ho ritrovato le emozioni di "Cujo" e "Dolores Claiborne": non c'è nulla di soprannaturale in questo racconto, la solita ormai scontata lotta tra il Bene e il Male, ma è un thriller psicologico avvincente, e i personaggi sono verosimili. Il finale è ricco di suspense ma non apocalittico, e nelle ultime righe il Re ci regala una sorpresa. Purtroppo King, Questo è uno di quei libri che dividono i lettori, forse perché c'è chi si aspettava di più chi qualcosa di diverso. Io l'ho iniziato senza farmi influenzare, devo dire che mi è proprio piaciuto, sia come trama che come sono stati delineati i personaggi, mi sembrava di vivere all'interno della storia. Questo è il grande potere che ha la scrittura del Re, ti affascina e coinvolge a volte più di quanto vorresti. 


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