Recensione: La fabbrica dei corpi


La fabbrica dei corpi di Patricia Cornwell 

Titolo: La fabbrica dei corpi 
Titolo Originale: The Body Farm 
Autore: Patricia Cornwell 
Genere: Thriller 
Prezzo Cartaceo: 10,00 €
Pagine: 352 
Pubblicazione: 1997 
Editore:Mondadori 
Collana: Oscar Bestsellers
Valutazione: 9/10 

Trama: Emily aveva 11 anni. E' stata uccisa, violentata e mutilata. Un delitto agghiacciante che lascia intuire la mano di Temple Gault, l'inafferrabile serial killer già sfuggito in passato alle indagini di Kay Scarpetta. Chiamata a indagare in qualità di patologo legale dell'FBI, la dottoressa si ritrova inizialmente attanagliata da dubbi paralizzanti. Nel tentativo di uscire dall'impasse, si imbatte nella " fabbrica dei corpi ", un istituto universitario di ricerca dove viene studiata la decomposizione dei cadaveri e dove verrà condotto un raccapricciante esperimento. 
Recensione: La fabbrica dei corpi, per certi versi, a mio avviso, è molto più profondo e di spessore rispetto ai precedenti romanzi della Cornwell. Affronta tematiche importanti e difficili, quali l’amore, l’omosessualità, le dipendenze, i valori e l'importanza della famiglia, per non parlare di sindromi e turbe mentali non certo facili da trattare ma molto attuali. Già precedentemente la Cornwell aveva provato ad affrontare certi discorsi, per esempio quello sull'omosessualità e la famiglia, viene già trattato nei primi romanzi, un po’ tramite il pensiero della madre e della sorella di Kay che velatamente la etichettano come omosessuale e le fanno pesare il suo non avere una famiglia vera e propria, un po' tramite quello che Kay crede essere il loro pensiero (nei suoi confronti) ma qui, ci va giù pari, senza mezzi termini. La storia, scorre veloce e ricca di tensione anche se, come ci dice Kay stessa, avrebbe potuto essere risolta sin dall’ inizio se solo... Ma non importa, va bene così perché, a mio avviso, in la fabbrica dei corpi la Cornwell vuole dare risalto ai suoi personaggi e ai loro sentimenti. Quindi in questo romanzo veniamo a conoscenza di quello che lega Marino a Kay.  Kay a Benton, Lucy a Kay, e così via e scopriamo il loro carattere, le loro debolezze, i loro sentimenti, le loro paure. Non so quando la Cornwell abbia cominciato il suo declino, ma certo non con questo romanzo, dove, a mio avviso, invece raggiunge la sua maturità. Un libro che consiglio! 



PATRICIA D. CORNWELL :

Scrittrice statunitense, discende dall'autrice de La Capanna dello Zio Tom. È stata cronista di nera prima di diventare analista informatico presso l'ufficio di medicina legale della Virginia. È tra i fondatori dell'Istituto di scienze e medicina forense della Virginia e Senior Fellow dell'International Crime Scene Academy del John Jay College of Criminal Justice, nonché membro del McLean Hospital's National Council, dove è un sostenitrice della ricerca psichiatrica.
Ha esordito nella narrativa nel 1990 con il romanzo Postmortem (in Italia nel 1995), l'unico romanzo ad aver vinto nello stesso anno i premi Edgar, Creasey, Anthony, Macavity e il Prix du Roman d'Aventure. Il successo, raggiunto a livello mondiale con Oggetti di reato (1993), è andato crescendo con Quel che rimane (1994) e Insolito e crudele (1997), insignito del prestigioso Gold Dagger Award come miglior romanzo giallo. Il personaggio creato da Patricia Cornwell, l'anatomopatologa Kay Scarpetta, ha vinto nel 1999 lo Sherlock Award per il miglior detective creato da uno scrittore americano. La stessa Kay Scarpetta è la protagonista di molti romanzi, tra i quali La fabbrica dei corpi (1997), Il cimitero dei senza nome (1998), Causa di morte (1999), Morte innaturale (2000), Punto di origine (2000), Cadavere non identificato(2001), L'ultimo distretto (2002), Calliphora (2005), La traccia (2006), Predatore (2007), Il libro dei morti (2008, con il quale ha vinto nel 2008 il Galaxy British Book Award, nella sezione Crime Thriller, primo autore americano a ottenere questo prestigioso riconoscimento), Kay Scarpetta (2009), Nebbia rossa (2012), Autopsia virtuale (2012), Il fattore Scarpetta (2013), Letto di ossa (2013), Polvere (2014), Carne e sangue (2014) e Caos. Un nuovo caso per Kay Scarpetta (2016). Tra i romanzi che non vedono Kay Scarpetta protagonista citiamo Il nido dei calabroni (protagonista Virginia West, 1998), La piccola fiaba della vita (1999), Croce del Sud (protagonista Judy Hammer, 2001) e Ritratto di un assassino: Jack lo Squartatore - Caso chiuso (2004), un’attenta ricostruzione della psicologia di una mente criminale, quella di Jack lo Squartatore. Da segnalare inoltre A rischio (2007) e Al buio (2009): entrambi i romanzi hanno per protagonista Win Garano, e da entrambi i libri sono stati tratti dei film. 
Tutti i libri di Patricia Cornwell sono pubblicati in Italia da Mondadori.

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