Recensione: La solitudine dei numeri primi



La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano 

Titolo: La solitudine dei numeri primi 
Autore: Paolo Giordano 
Genere: Narrativa italiana 
Prezzo Cartaceo: 14,00 € Tascabile mentre Rilegato 17,00 €
Prezzo Ebook: 7,99 €
Pagine: 304 
Pubblicazione: 2016 
Editore: Mondadori 
Valutazione: 4/10 

Trama: Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza. 
Recensione: Ho comprato questo libro con davvero grosse aspettative, purtroppo mi ha deluso molto. La vicinanza di questi due protagonisti che arrivano a pochi centimetri dallo scontrarsi ma che alla fine non si incontrano mai...come i numeri primi, tanto vicini ma così tanto lontani. Il titolo è bello ma quanto al libro non mi è piaciuto. Parti incomplete , l' autore omette troppi seguiti e lascia la narrazione sospesa nel mezzo del racconto diverse volte e sopratutto la storia tende ad annoiare.  
Il finale poi inconcludente, personaggi assurdi, in alcuni tratti è scritto bene, ma in generale un libro fallito. Un libro che non consiglio! 




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