Recensione: Una lunga estate crudele


Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola 

Titolo: Una lunga estate crudele
Autore: Alessia gazzola
Genere: Giallo - Narrativa italiana
Prezzo Cartaceo: 12,00 € 
Prezzo Ebook: 8,99 €
Pagine: 313
Pubblicazione: 2016 
Editore: TEA 
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐

Trama: Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda... proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato "l'innominabile" dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell'istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all'istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell'estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un'indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all'apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili. 
Recensione: Torna ancora una volta Alice Allevi. Sempre più confusionaria, dinamica e pronta a gettarsi a capofitto in nuove indagini. Come afferma giustamente la Wally, in una pagina del romanzo: "Ma come è possibile che quando succede un guaio lei è sempre di mezzo?". Ormai assistente dichiarata e allieva del Commissario Calligaris, assiste ad interrogatori, svolge indagini, ipotizza soluzioni. Il suo campo sembra essere più questo che non quello del medico legale. Nel frattempo il suo cuore è diviso in tre: non riesce a dimenticare l'Innominabile Arthur, nonostante conviva con sua sorella Cordelia; è sempre attratta da Claudio Conforti ed è colpita dalla corte galante di Sergio, che alla fine le dice: "Piccola Alice persa nel Paese delle Meraviglie, io non posso aiutarti a capire cosa vuoi. Non sarebbe leale. Dovrai capirlo da sola". Se invece si cerca un libro per trascorrere un paio di ore piacevoli, accompagnati da una prosa spumeggiante, gradevole ed estremamente scorrevole, è una scelta azzeccata. 
Questo libro sta volta mi ha appassionato un po' di meno rispetto agli altri ma lo consiglio. 


" E quando tutti se ne andavano e restavamo noi due soli tra bicchieri vuoti e posacenere sporchi, com'era bello sapere che eri lì come l'acqua di uno stagno, sola con me sull'orlo della notte, e che duravi, eri più del tempo, eri quella che non se ne andava perché uno stesso cuscino e uno stesso tepore ci avrebbero chiamato ancora a risvegliare il nuovo giorno, insieme, ridendo, spettinati." 


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