L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie
Titolo: L'assassinio di Roger Ackroyd
Titolo Originale: The Murder of Roger Ackroyd
Autore: Agatha Christie
Genere: Giallo
Prezzo Cartaceo: € 12,00
Prezzo Ebook: € 7,99
Pagine: 236
Pubblicazione: 2017
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Gialli
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Agatha Christie: Pseudonimo di Agatha Mary Clarissa Miller. Scrittrice inglese. Di famiglia agiata, viene educata privatamente. Ancora bambina scrive racconti e poesie; alcune di queste vengono pubblicate nel 1908 in «Poetry Review».
Nel 1914 sposa Archibald Christie dal quale divorzia nel 1928.
Il genere letterario con cui raggiunge il successo in campo internazionale è il romanzo poliziesco. I suoi detective, tra i quali primeggiano Hercule Poirot (che compare per la prima volta in Poirot a Styles Court, 1920) e Miss Jane Marple (che compare per la prima volta in una serie di racconti apparsi in rivista e raccolti nel 1932 in l tredici problemi e che diventa per la prima volta protagonista di un romanzo in La morte nel villaggio nel 1930), sono entrambi abilissimi nel risolvere i più intricati enigmi polizieschi. Essi concentrano la loro (e la nostra) attenzione sul comportamento degli indiziati e sulle loro reazioni emotive e verbali. L'azione ha sempre poca importanza, le prove non sono mai particolarmente signignificative; ciò che conta sono le motivazioni psicologiche che potrebbero aver spinto al delitto. ln un mondo di buone maniere, di modi raffinati, di anziane signore molto amanti della conversazione e di impettiti colonnelli in pensione, depositari di antichi valori e tradizioni, l'autrice può nutrire l'illusione di controllare il delitto e, grazie all'acume dei suoi detective, di riportare tutto alla normalità.
La "signora del crimine" ha scritto più di 50 romanzi e 100 racconti; da molti di questi sono stati tratti film, commedie e telelfilm. Nei suoi due ultimi romanzi, Sipario, l'ultima avventura di Poirot (1975) e Addio, Miss Marple (1976) l'autrice ha scelto di far morire i suoi due, ormai vecchissimi, detective: i romanzi erano stati scritti anni addietro, la scrittrice scelse di mantenerli inediti sino a poco prima della sua morte.
La mia vita (An Autobiography, 1977), è stata pubblicata postuma.
Trama: King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono e dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce su un misterioso suicidio. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità e in particolare gli amici e i parenti della vittima. Non tutti però hanno da dolersi dell'accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: in breve l'uomo, che è altri che l'ineguagliabile Poirot, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.
Recensione: Ecco un altro grande capolavoro di Agatha Christie. Lo avrò letto decine di volte, sempre vivendo la stessa suspance e la stessa aura di tristezza malinconica al momento del distacco, quando ne ho finito la lettura. Perché, a prescindere dal delitto e dalla soluzione dello stesso genialmente congegnati da una Christie in grande forma, ciò che rapisce è il suo stile unico e immortale. Tutti i suoi romanzi sono capolavori di letteratura classica dal valore inestimabile. Questo romanzo è una sfida continua tra il pensiero della scrittrice e le ipotesi del lettore. Una lettura scorrevole, una storia ben elaborata e un finale geniale. Libro che consiglio!
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