Recensione: The Dome


The Dome di Stephen King 

Titolo: The Dome 
Autore: Stephen king 
Genere: Narrativa Horror 
Prezzo Cartaceo: € 13,90 
Prezzo Ebook: € 9,90 
Pagine: 1052 
Pubblicazione: 2013
Editore: Sperling & Kupfer 
Collana: Pickwick 
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐

Trama: È una tiepida mattina d'autunno a Chester's Mill, nel Maine, una mattina come tante altre. All'improvviso, una specie di cilindro trasparente cala sulla cittadina, tranciando in due tutto quello che si trova lungo il suo perimetro: cose, animali, persone. Come se dal cielo fosse scesa la lama di una ghigliottina invisibile. Gli aerei si schiantano contro la misteriosa, impenetrabile lastra di vetro ed esplodono in mille pezzi, l'intera area - con i suoi duemila abitanti - resta intrappolata all'interno, isolata dal resto del mondo. L'ex marine Dale Barbara, soprannominato Barbie, fa parte dell'intrepido gruppo di cittadini che vuole trovare una via di scampo prima che quella cosa che hanno chiamato la Cupola faccia fare a tutti loro una morte orribile. Al suo fianco, la proprietaria del giornale locale, un paramedico, una consigliera comunale e tre ragazzi coraggiosi. Nessuno all'esterno può aiutarli, la barriera è inaccessibile. Ma un'altra separazione, altrettanto invisibile e letale, si insinua come un gas velenoso nel microcosmo che la Cupola ha isolato: quella fra gli onesti e i malvagi. Tutti loro, buoni e cattivi, dovranno fare i conti con la Cupola stessa, un incubo da cui sembra impossibile salvarsi. Ormai il tempo rimasto è poco, anzi sta proprio finendo, come l'aria.

" Who you looking for 
 What was his name
at the football game 
it's a small town 
you know what i mean 
it's a small town, son 
and we all support the team. 
you can prob'ly find him". 
JAMES MCMURTRY 

Recensione: Punto di forza assoluto di “The Dome” è il microcosmo che l'autore riesce a creare nel descrivere la classica comunità rurale che rimane bloccata dal resto del mondo per colpa della misteriosa Cupola, che agisce come un campo di forza invisibile e impenetrabile. In pochi giorni il paese di Chester's Mill diventa una sorta di dittatura in miniatura, retta dalla paura e dall'inganno, ma ancor più dall'ignoranza, tipica di chi vive in piccole comunità, imparando a temere il mondo esterno. King ritorna quindi su alcune tematiche già trattate in passato: la rozzezza dei provinciali, l'ipocrisia di chi si aggrappa a una Fede cieca e di convenienza, la duplice natura dell'essere umano. Non mancano moltissimi stereotipi: il politico corrotto, la polizia locale inetta e violenta, la tossica del paese, l'ubriacone, il forestiero usato come capro espiatorio, l'adolescente geniale, la mamma complessata, il vecchietto eroico, il prete invasato.  Ma King è bravo ad affascinare e a coinvolgere il lettore, tanto che dopo meno di cento pagine ci si fonde pienamente con Chester's Mill, al punto da diventarne a nostra volta abitanti. Stephen King, considerato da tutti il re degli horror. Riesce a tenere il lettore incollato alle pagine e con il fiato sospeso anche in un romanzo di tutt'altro genere. Un libro che consiglio di leggere. 





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