Recensione: I Malavoglia


I Malavoglia di Giovanni Verga 

Titolo: I Malavoglia
Autore: Giovanni Verga 
Genere: Narrativa Italiana Classica 
Prezzo Cartaceo: 3,90 €
Prezzo Ebook: 1,99 €
Pagine: 253 
Pubblicazione: 2014 
Editore: Newton Compton 
Collana: I MiniMammut 
Valutazione; 8/10 

Trama: Un romanzo come "I Malavoglia" - notò Capuana - non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Aci Trezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. L'umanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane l'unica consolazione di fronte all'immutabilità del ciclo della vita e allo sgomento con cui si assiste all'avvento di un progresso che pare voler stravolgere i vecchi ordini e le consuetudini di una civiltà arcaica.
Recensione: La storia narra i tentativi di una famiglia siciliana di spezzare la catena della fame e del duro lavoro attraverso nuovi espedienti lavorativi. Padron 'Ntoni, capostipite della famiglia che tutti conoscono con la "'ngiuria", il sopranome, Malavoglia, vede partire a malincuore il nipote più grande, chiamato anche lui 'Ntoni, per la leva militare: un fatto catastrofico, che toglie braccia al lavoro in mare. Per questo decide di compare dei lupini a credito,dall'usuraio/benefattore del paese, zio Crocifisso che non perde l'occasione dargli una merce già infiacchita ad un prezzo che gli deve essere restituito con gli interessi. Il tentativo di cambiare la propria condizione viene brutalmente fermato dall'incidente della piccola imbarcazione di famiglia, "la Provvidenza", che ha solo il nome di propizio: infatti affonda con i lupini e il figlio di 'Ntoni, Sebastiano. Da questo momento in poi ogni tentativo di rifarsi, di pagare i debiti, di ripristinare la vecchia condizione si scontra con una barriera eretta da un destino beffardo e capriccioso. Un velo nero e consistente sembra cadere su questa famiglia di pescatori che assiste inerme ad un imperativo costante: non si cambia la sorte avuta dal cielo. Infine, lo consiglio caldamente a chi come me ama i classici. 



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