L'albero di Piume di Banana Yoshimoto
Titolo: L'albero di piume
Titolo Originale: Hagoromo
Autore: Banana Yoshimoto
Genere: Narrativa Straniera
Prezzo Cartaceo: 7,50 €
Prezzo Ebook: 6,99 €
Pagine: 132
Pubblicazione: 2017
Editore: Feltrinelli
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Trama: Hotaru torna nel paese natale, un piccolo borgo tranquillo attraversato da un fiume, per dimenticare le sue pene d'amore. Era andata ad abitare a Tokyo dove per otto anni aveva vissuto una relazione sentimentale con un uomo sposato, un fotografo sempre impegnato nel lavoro che inaspettatamente l'abbandona.
Il ritorno di Hotaru è un ritorno all'infanzia, un modo per ritrovare pace e serenità tra gli amici e l'affetto della nonna. La madre è morta e il padre, un famoso psicologo, è in viaggio in California. Hotaru trascorre le giornate aiutando la nonna nel suo caffè dall'atmosfera intima e familiare.
Rivede luoghi e persone del passato, sopratutto la sua vecchia amica Rumi, dotata di una speciale capacità di intuire ciò che si nasconde nell'animo delle persone. Un giorno, dopo una passeggiata lungo le sponde del fiume, Hotaru incontra Mitsuru, un ragazzo che le lascia una strana sensazione di dèjà vu.
Il titolo originale del romanzo "Hagoromo" (letteralmente: abito di piume) indica un particolare tipo di kimono leggerissimo con dei lunghi nastri indossato dalle tennyo, sorta di donne-angelo, che serviva per volare tra il mondo terreno e l'aldilà. Il ritorno di Hotaru, la protagonista di questo struggente romanzo, nel paese natale rappresenta il suo hagoromo, un vestito che le permette di librarsi in volo alleggerita dal dolore per la perdita della persona amata.
Recensione: Ho trovato la lettura scorrevole e piacevole,"una piccola favola ambientata in un piccolo paese" spezzato a metà da un grande corso d'acqua che si diramava a ragnatele e che influenzava con il suo corso e il suo rumoroso ritmo la vita dei suoi abitanti. Tra questi abitanti c'è di nuovo Hotaru, che reduce da otto anni a Tokyo in qualità di amante di un uomo che, alla fine, sceglierà la moglie e non lei, deve ridare un corso alla sua vita. Per il momento vive nel retrobottega del caffè-serra della nonna con la quale lavora. Suo padre è in America per i suoi studi da psicologo, ma in primavera annuncia il suo imminente ritorno. Nel mentre, però, è inverno e fa freddo. Un ragazzo indossa un piumino rosso e Hotaru vedendolo per strada, inconsciamente, si rende conto che colui che indossa quel piumino rosso è qualcuno che conosce: non ricorda chi sia; sente solo che, in un passato immemorabile, gli ha anche sfiorato la mano. Inaspettatamente e senza ancora essersi riconosciuti tra loro nascerà un'amicizia grazie al "Ramen Sapporo ichiban" da lui cucinato squisitamente.Hotaru, a poco a poco, sta riuscendo a dimenticare il doloroso, ma altrettanto vuoto passato e si sta rendendo conto che il suo paese d'origine sta diventando morbido ed affettuoso come"un abito di piume".Questo abito, a misura e naturalmente(come è naturale il corso del fiume),le viene cucito addosso da Rumi,sua sorella mancata, dal padre,dalla nonna,da Mitsuru e da sua mamma,dal padre di Mitsuru che comparendo in sogno a Hotaru riuscirà a ricomporre due situazioni e dalla "Dea della stazione degli autobus". Come l'autrice scrive nel postscriptum il romanzo è venuto fuori da se, forse"non è un granché",ma può alleviare le sofferenze per coloro che stanno affrontando"un brutto momento".
Un libro che consiglio!
"Il rosa chiaro dei boccioli di ciliegio e le nostre mani congiunte sembravano illuminare il buio come pallide lucine".
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